martedì 20 marzo 2012

La visita al Giornale di Sicilia

Ventuno aspiranti giornalisti della scuola media “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” di Palma di Montechiaro, il 6 marzo hanno visitato la redazione centrale del Giornale di Sicilia, in via Lincoln a Palermo.
Grazie a questa esperienza gli alunni hanno potuto toccare con mano il ciclo produttivo del più antico quotidiano siciliano, dalla riunione di redazione alla ricerca delle notizie, dalla stesura degli articoli all’impaginazione, dalla revisione delle bozze alla stampa (che avviene con la rotativa).
L’attività si inserisce nell’ambito del progetto Pon “Giornalisti in erba” partito a fine gennaio e che si concluderà nella terza decade di marzo.
I "Giornalisti in erba" all'ingresso della redazione del Giornale di Sicilia
I ragazzi sono stati ricevuti dal giornalista Angelo Meli che ha fatto loro vedere un video introduttivo sul Giornale di Sicilia e sulle diverse fasi di produzione del giornale preparato appositamente per gli alunni.
Dopo gli aspiranti giornalisti hanno visitato tutti gli spazi della redazione, guidati da Angelo Meli che ha spiegato loro come che, per creare il giornale, la mattina i giornalisti vanno a cercare notizie e a fare le interviste; poi, nel primo pomeriggio, si passa alla scrittura degli articoli da pubblicare sul giornale, alla correzione e, infine, all’incisione su una lastra di alluminio. Queste lastre vengono poi messe sui rulli della rotativa che stampa i giornali. Gli alunni hanno anche visto la macchina che piega ed impacchetta i giornali che, di notte, vengono distribuiti in tutte le province della Sicilia con dei furgoni per essere letti l’indomani mattina dalla gente.
I ragazzi prima di vedere la moderna rotativa, hanno visto da vicino la vecchia Linotype (la vecchia macchina che serviva a stampare i giornali, ndr) e hanno compreso il ruolo fondamentale dell’evoluzione tecnologica nella diffusione dei giornali.
Insieme agli alunni del corso Pon “Giornalisti in erba” erano presenti alla visita del Giornale di Sicilia i ragazzi degli altri progetti Pon organizzati dalla scuola media “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” di Palma di Montechiaro; nello specifico si tratta degli alunni di “Giocare con la lingua” e “Leggo, comprendo, produco”.
Il laboratorio di scrittura giornalistica “Giornalisti in erba” è stato organizzato in cinquanta ore di lezione tenute da Giuseppe Ippolito, giornalista pubblicista ed insegnante cui è stato affidato l’incarico di docenza, e dalla professoressa Bruna Calafato che insegna regolarmente presso la scuola media “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” e che ha avuto, all’interno progetto Pon “Giornalisti in erba”, il ruolo di tutor.
La parte iniziale del corso è stata dedicata all’apprendimento dei concetti del mondo giornalistico e delle tecniche di scrittura; subito dopo i primi incontri gli alunni si sono cimentati con le interviste sul campo e con la scrittura degli articoli dimostrando grande entusiasmo per il “lavoro” di cronista.
Gli incontri si sono svolti nelle ore pomeridiane; i lavori degli aspiranti giornalisti hanno dato vita al giornale on-line “Il corriere della scuola” che si può leggere all’indirizzo www.scuolamediatomasipalma.blogspot.com.
Il progetto Pon “Giornalisti in erba”, come anche gli altri progetti Pon organizzati dalla scuola, è stato finanziato dalla Comunità europea.

La redazione





Il giornalista Angelo Meli mostra agli aspiranti giornalisti una vecchia Linotype, la macchina con cui si stampavano i quotidiani prima dell'avvento delle moderne rotative
La macchina che impacchetta e distribuisce i giornali appena stampati
Una delle stanze open space, con numerosi computer, destinata alla stesura ed alla correzione degli articoli che andranno a formare il quotidiano
Da qui, ogni notte, partono molti furgoni che distribuiscono in tutte le edicole della Sicilia i quotidiani pronti per essere letti

Giocando con le parole si impara l'italiano

Giocare con le parole può servire ad imparare meglio la lingua italiana. E proprio per questo motivo, nella vasta offerta formativa della Scuola media “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” di Palma di Montechiaro ha trovato posto un particolare progetto Pon dal titolo “Giocare con la lingua”.
Gli alunni che frequentano questo percorso formativo sono di prima e seconda media e sono stati guidati dall’esperto esterno Rosalia Madonia, insegnante di materie letterarie alle scuole superiori, e da un tutor interno alla scuola media “Tomasi”, la professoressa Gabriella Sortino che insegna italiano.
Cinquanta ore di lezione pomeridiane suddivise in diciassette incontri, organizzati il martedì ed il giovedì, durante i quali i ragazzi si sono confrontati con la struttura dei testi, con l’analisi e la manipolazione del genere narrativo fantastico ma anche, e soprattutto, con i giochi di parole dai tautogrammi agli anagrammi, passando per i fiori di sillabe. Il percorso formativo è cominciato il 31 gennaio e si concluderà a fine marzo.
Le lezioni sono state impostate dall’esperto esterno in modo tale da interessare e convolgere il più possibile gli alunni; non si è trattato dunque della solita lezione frontale. Gli alunni infatti hanno trascorso piacevolmente il tempo della lezione in classe e, intervistati da noi, hanno detto di essere contenti di frequentare questo corso.

Emanuela Burgio, Chiara Arcadipane, Myriam Greco, Laura Provenzani

Palazzo e Castello, ora si paga


Visitare il Palazzo Ducale e il Castello di Montechiaro sarà possibile pagando un biglietto che non supererà i cinque euro.
All’interno dei due monumenti storici potranno essere anche celebrati matrimoni con il rito civile, dietro pagamento di una cauzione e di una quota che verrà stabilita al più presto dal Comune, su proposta del capo settore dei Servizi culturali, con determina sindacale.
Purtroppo i due beni monumentali non potranno essere visitati ogni giorno dai turisti che decideranno di fare una puntata nella cittadina del Gattopardo poiché, in base al regolamento che disciplina le attività e la fruibilità, la giunta municipale dovrà approvare un calendario con i giorni e gli orari in cui sarà possibile consentire l’accesso ai forestieri.

giovedì 15 marzo 2012

Twitter: tutto sta in 140 caratteri

Twitter è un social network che fornisce agli utenti una pagina personale aggiornabile tramite messaggi di testo. È diffuso in tutto il mondo dal 2006, quando fu creato dalla Obvious Corporation di San Francisco.
Il nome “Twitter” deriva dal verbo inglese to tweet che significa “cinguettare”. Tweet è anche il termine tecnico degli aggiornamenti del servizio. I Tweet che contengono esattamente 140 caratteri vengono chiamati twoosh. Gli aggiornamenti sono mostrati istantaneamente nella pagina di profilo dell’utente e comunicati agli utenti che si sono registrati per riceverli. È anche possibile limitare la visibilità dei propri messaggi oppure renderli visibili a chiunque.
Twitter ospita gran parte dell’umanità senza distinzione di età e cultura. La popolarità di Twitter ha visto una svolta con l’edizione del 2007 dal South by Southwest festival: nei giorni dell’evento l’uso di questo social network è triplicato, passando da 20.000 ad oltre 60.000 tweet al giorno.
Il 14 settembre 2010, a quasi 5 anni dal lancio, Twitter ha lanciato una nuova interfaccia completamente rivisitata con una migliore integrazione delle funzionalità via via introdotte durante gli anni e ha cambiato il suo logo.
Il logo di Twitter

Il servizio è diventato estremamente popolare, anche come avversario di Facebook, grazie alla semplicità ed immediatezza dell’utilizzo. Esistono diversi casi in cui Twitter è stato usato dagli utenti per diffondere notizie, come strumento di giornalismo partecipativo. Ad esempio nel caso del terremoto in Abruzzo del 6 aprile 2009, gli utenti Twitter hanno segnalato la notizia prima dei media tradizionali.
È anche un social network molto utile, alcune aziende, università, scuole e le Pubbliche amministrazioni utilizzano Twitter a scopi didattici.
Dall’11 dicembre 2009 le lingue attive in Twitter sono il francese, l’italiano, il tedesco e lo spagnolo insieme all’inglese ed al giapponese che erano presenti fin dall’inizio.
Il 30 aprile 2009, Twitter ha cambiato la sua interfaccia web con l’aggiunta di una barra di ricerca e un riassunto di temi di attualità, cioè  le frasi più comuni che compaiono nel messaggio.

Olga Zarbo, Martina Castronovo, Emanuela Burgio



Meno spese a causa della crisi economica

La crisi economica che, ormai da anni, imperversa in tutto il mondo si fa sentire anche a Palma di Montechiaro obbligando i cittadini a stringere la cinghia ed eliminare le spese ritenute superflue.
Infatti tanti nostri concittadini hanno ridotto il consumo di caffè al bar, non vanno a mangiare al ristorante come facevano prima che cominciasse la crisi; e hanno anche ridotto le spese destinate all’abbigliamento e alle vacanze.
Le spese al supermercato sono ridotte all'osso

Il motivo è semplice: sono tutte spese che pesano sul bilancio familiare.
La situazione è resa ancor più problematica dal fatto che molte persone sono senza lavoro; e quando ce l’hanno non riescono ad arrivare alla fine del mese proprio a causa della crisi economica che l’Italia sta attraversando.
Sempre più spesso la gente si lamenta perché i soldi non bastano per affrontare tutte le spese mensili che una famiglia deve fare.

E' sempre più difficile arrivare a fine mese

Un Rapporto della Confcommercio sull’andamento dei consumi negli ultimi 40 anni analizza come è cambiata la spesa degli italiani ai tempi della crisi e mette in evidenza che sono aumentate le spese “obbligate” come ad esempio l’abitazione, le assicurazioni, la sanità e quelle per comunicazioni e “home office” (pc, internet, video). Sempre dal rapporto della Confcommercio emerge che sono diminuite le spese per i generi alimentari, per le bevande alcoliche e per i tabacchi; a subire una flessione negativa sono anche le spese per mobili ed elettrodomestici, per alberghi, bar e ristoranti.

Concetta Sorintano, Sabrina Rinoldo





Facebook sfonda il muro degli 800 milioni di iscritti

Con più di 845 milioni di utenti, Facebook è il social network più diffuso e usato al mondo da chiunque possieda un computer. Una piattaforma on line, ad accesso gratuito, che è riuscita a raccogliere gran parte dell’umanità senza distinzione di età e cultura.
Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook
È il secondo sito più visitato al mondo, preceduto solo da Google. Facebook è stato fondato il 4 febbraio 2004 da Mark Zuckerberg all’epoca studente diciannovenne presso l’università di Harvard, con l’aiuto di Andrew MoCollum e Eduardo Saverin. A quel tempo, Zuckerberg fu aiutato da Dustin Moskovitz e Cris Hughes per la promozione del sito e Facebook si espanse in tutto il mondo.
Facebook è “esploso” in modo vertiginoso contro ogni aspettativa dei suoi ideatori. “Abbiamo creato un mostro senza rendercene conto – commenta Hughes; è il secondo sito web più visitato di tutta la rete”.

Facebook è il figlio tecnologico dei tradizionali annuari scolastici americani; i suoi fondatori sono partiti proprio da questa idea e non immaginavano, agli inizi, quale diffusione avrebbe raggiunto il fenomeno.

Il logo del social network più diffuso al mondo
Ciascun utente ha un profilo personale dove ogni informazione pubblicata è un elemento che contribuisce a rintracciare la persona ricercata; dalla località di residenza fino ai gusti televisivi, passando attraverso i dati relativi alle scuole frequentate (dato molto utile, ndr) ed alla sede di lavoro. Ma prima di avere accesso a informazioni, fotografie e video degli altri utenti, però, bisogna aggiungere la persona al proprio “elenco amici” ed attendere che accettino la richiesta di amicizia. Ogni utente può pubblicare tutti i file che desidera (foto, video e quant’altro, ndr) per condividerli con gli altri utenti. Su Facebook si trovano anche una miriade di minigiochi, quiz, sondaggi ed un sistema di chat.

Numerosi sono i problemi sorti riguardo l’uso di Facebook come mezzo di controllo perché rappresenta una vera e propria miniera di dati; non esiste in fatti un controllo capillare di “chi può vedere che cosa”, salvo casi molto rari.

Dall’11 settembre 2006, chiunque abbia più di tredici anni può parteciparvi.

Oltre alle naturali attività di servizio di rete sociale, sono state sviluppate numerosi giochi on-line come Farm ville, Pet society, Castle ville, City ville. Nella classifica mondiale degli utenti l’Italia si trova all’undicesimo posto con 21 milioni di iscritti.

 

Erica Bongiorno, Myriam Greco, Laura Provenzani, Chiara Arcadipane

 

 


 

lunedì 12 marzo 2012

Partiti i lavori per ripristinare la strada statale Palma-Camastra

Verrà finalmente sistemata la strada statale 410 che collega Palma di Montechiaro e Camastra. È infatti dalla primavera del 2010 che la strada è franata a causa delle intense piogge, e fino a pochi giorni è rimasta in condizioni pietose mettendo seriamente a rischio l’incolumità di agricoltori e pendolari costretti ogni giorno a percorrerla per motivi di lavoro, nonostante la chiusura al traffico.
Il sindaco Rosario Bonfanti è venuto a conoscenza dall’ingegnere Ugo Di Bernardo, direttore del compartimento regionale dell’Anas, che finalmente le grosse voragini presenti sulla 410 verranno eliminate. I lavori di sistemazione verranno a costare, secondo le stime, circa 500 mila euro; ad aggiudicarsi l’appalto è stata la ditta 3B di Favara.
Dopo lunghi mesi di attesa e dopo tante proteste, dunque, la strada statale 410 sarà nuovamente percorribile in sicurezza da quanti vorranno andare a Camastra, Naro e Canicattì; ma anche dai numerosi viticoltori e produttori agricoli palmesi che lungo questa strada hanno i propri poderi.
Oltre alla eliminazione della frana, le opere progettate dai tecnici dell’Anas prevedono la sistemazione degli argini con una massicciata in cemento armato e la sistemazione di un ampio tratto della carreggiata.
La notizia dell’appalto dei lavori per fare ripristinare il traffico veicolare nel tratto Palma-Camastra, all’altezza di contrada Saladino, è stata accolta con notevole soddisfazione dal sindaco Rosario Bonfanti che aveva più volte sollecitato l’Anas ad intervenire.
E probabilmente dare un’accelerazione al bando della gara d’appalto avranno influito le proteste di decine di agricoltori palmesi nei confronti del Compartimento regionale dell’Anas, guidate dal consigliere comunale del "Patto per Palma" Salvatore Manganello.

Giusy Lumia, Simona Lo Giudice


La strada statale 410 che collega Palma di Montechiaro a Camastra è chiusa dalla primavera del 2010; in più punti il manto stradale ha ceduto a causa delle intense pioggie

L'Anas ha "finalmente" cominciato i lavori per rendere nuovamente percorribile la strada statale 410

Pochi luoghi d’incontro per i giovani palmesi

Sono pochi gli spazi pubblici a disposizione dei giovani di Palma di Montechiaro.
Creare luoghi in cui giovani possono riunirsi probabilmente favorirebbe lo scambio di idee e di opinioni fra ragazzi e ragazze che devono pensare al proprio futuro e, forse, servirebbe a renderli più legati alla nostra città.
A Palma di Montechiaro mancano infatti centri ricreativi dove i giovani possono trascorrere del tempo in sicurezza come una piscina, un parco giochi, un cinema funzionante (quello che c’è è sempre chiuso).
In sintesi mancano dei punti di ritrovo controllati all’interno dei quali i giovani possono condurre una vita migliore. E questa situazione è ancora più evidente nel periodo invernale.

Rinviato a maggio il carnevale di Palma di Montechiaro


La ventisettesima edizione del carnevale di Palma di Montechiaro si terrà a maggio. La kermesse che doveva svolgersi a febbraio infatti è stata rinviata a causa del poco tempo a disposizione per realizzare i carri allegorici.
Amministrazione comunale e carristi si sono trovati di comune accordo nel decidere di fare slittare a maggio le sfilate carnascialesche.
“Abbiamo accolto di buon grado la proposta formulataci dal sindaco Rosario Bonfanti e dall’assessore agli Spettacoli Maurizio Vaccaro di organizzare il carnevale nel prossimo mese di maggio con quattro giorni di sfilate da stabilire - ha dichiarato Pietro Salerno, rappresentate dei carristi – perché in questo modo avremo la possibilità e il tempo necessario per perfezionare le nostre opere in cartapesta, per concordare la presentazione alla Questura della documentazione occorrente nel rispetto delle leggi sulla sicurezza. Speriamo pertanto di trovare nel mese di maggio una situazione più tranquilla per così onorare, con una organizzazione efficiente e con la partecipazione di diversi carri allegorici, la ventisettesima edizione del carnevale palmese. Una manifestazione per la quale l’amministrazione comunale ha garantito per il mese di maggio anche il contributo economico e che non intendiamo fare fallire  -ha concluso Pietro Salerno - poiché rappresenta un evento troppo importante per l’aggregazione sociale e l’economia del nostro paese».
La cittadina del Gattopardo, dunque, segue la scia della città di Sciacca dove, quest’anno, si è scelto di organizzare le sfilate carnascialesche nel periodo estivo.

Simona Balistreri, Alice Amato


giovedì 8 marzo 2012

La geometria si studia "giocando"

Un corso Pon dal nome “Geometricamente parlando” ha consentito a ventidue alunni di approfondire i concetti relativi alle superfici delle figure geometriche piane come il cerchio, il quadrato, il rombo, il pentagono e l’esagono.
Il percorso formativo, partito l’ultimo giorno di gennaio e che si concluderà a fine marzo presso la Scuola media “Giuseppe Tomasi di Lampedusa”, ha permesso ai ragazzi di seconda media di sperimentare nuove tecnologie didattiche.
Cinquanta ore di lezione pomeridiane suddivise in diciassette incontri, organizzati il martedì ed il giovedì, durante i quali gli alunni hanno preso in esame il calcolo delle superfici piane utilizzando come metodologia didattica principale i rilevamenti in ambienti esterni.
Fondamentali, dunque, sono state per l’apprendimento le lezioni pratiche partecipate e le visite guidate all’esterno della scuola per cogliere le figure geometriche e le loro misure. Una nuova impostazione didattica, lontana anni luce dalla tradizionale lezione frontale, che ha coinvolto molto i ragazzi che frequentano il percorso formativo perché li ha resi protagonisti insegnando loro come risolvere questioni autentiche legate alla vita quotidiana.
A tenere le lezioni è la professoressa Anna Vella, docente esperto del corso, affiancata dal tutor Angela Vecchio, entrambi insegnanti della nostra scuola.
Gli alunni del corso “Geometricamente parlando”, da noi intervistati, hanno dimostrato di essere molto soddisfatti di aver preso parte alle attività svolte durante le lezioni. “Impariamo giocando – ha detto Alessia Di Franco della classe IIª F – perché non si è trattato della solita lezione frontale”. Sulla stessa scia un altro alunno della IIª F , Gianluca Bellanti che ha aggiunto:“Ci divertiamo e apprendiamo meglio perchè durante le lezioni gli argomenti vengono affrontati in un arco di tempo più lungo della tradizionale lezione”.

Chiara Arcadipane, Erica Bongiorno, Myram Greco, Emanuela Burgio


Gli alunni del progetto Pon "Geometricamente parlando" insieme alla professoressa Anna Vella
Le "giornaliste in erba" che hanno condotto l'intervista alla professoressa Anna Vella e agli alunni del corso "Geometricamente parlando".
Da sinistra Chiara Arcadipane, Erica Bongiorno, Emanuela Burgio, Myriam Greco

"Leggo, comprendo, produco": un modo tutto nuovo per studiare l'italiano

Imparare le regole che stanno alla base della grammatica e della sintassi con metodologie didattiche nuove, ma anche comprendere le differenze che esistono tra i diversi tipi di testi. È questo l’obiettivo dei ventiquattro alunni del progetto Pon “Leggo, comprendo, produco” avviato a fine gennaio presso la Scuola media “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” di Palma di Montechiaro.
I ragazzi sono guidati in questa esperienza da due professoresse, Eleonora Paladino e Luana Licata che all’interno del percorso formativo hanno la prima il ruolo di esperto e la seconda di tutor.
Si tratta di un’esperienza di alto valore formativo della durata totale di cinquanta ore di lezione pomeridiane, suddivise in diciassette incontri di tre ore ciascuno che si svolgono il martedì ed il giovedì pomeriggio dalle 15 alle 18.
Questi alcuni argomenti del programma svolto dalle insegnanti: le parti del discorso, l’ortografia, la punteggiatura, le diverse tipologie di testo da quello narrativo a quello espressivo, da quello espositivo a quello regolativo.
Uno dei punti di forza del corso Pon “Leggo, comprendo, produco” è che l’impostazione data alle lezioni non è quella della solita lezione frontale; gli alunni infatti trascorrono piacevolmente il tempo della lezione in classe e, intervistati da noi, hanno detto di essere contenti di frequentare questo corso.

Rinoldo Sabrina, Sorintano Concetta, Giulia Lo Destro


Con "Numeri e non solo" la matematica affascina

“Numeri e non solo” è il progetto Pon della Scuola media “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” di Palma di Montechiaro che ha permesso a venti ragazzi di prima media di approfondire le conoscenze di matematica.
Cinquanta ore di lezione, suddivise in diciassette incontri pomeridiani di tre ore ognuno, durante le quali la professoressa di matematica e scienze Annamaria Lupo ha fatto capire agli alunni che la matematica non è affatto una disciplina noiosa come spesso si pensa.
Questi alcuni degli argomenti trattati durante le lezioni: il sistema di numerazione, le quattro operazioni, le espressioni, le potenze, la risoluzione di problemi, la fattorizzazione, il calcolo del minimo comune multiplo e del massimo comune divisore.
Per rendere più briosi gli incontri i ragazzi si sono cimentati nella costruzione di giochi e nello sviluppo di ricerche in cui la matematica è al centro di tutto. “Ho scelto di applicare questa tipologia di insegnamento – ha detto Annamaria Lupo – perché così gli alunni possono sviluppare l’amore per la matematica. Un’altra costante delle mie lezioni è stata il dare spazio al lavoro di gruppo che ha permesso a ragazzi di classi diverse di socializzare”.
Ad affiancare Annamaria Lupo, che nel progetto “Numeri e non solo” ha il ruolo di esperto, c’è il professore Ezio Ferro, tutor del progetto. Il corso, iniziato il 31 gennaio, si concluderà alla fine del mese di marzo.


Martina Castronovo, Laura Provenzani, Olga Zarbo, Calogero Castronovo

L'insegnante di matematica Annamaria Lupo insieme ad alcuni alunni del corso "Numeri e non solo"
 




Gli alunni del Pon "Giornalisti in erba" che hanno realizzato l'intervista alla professoressa Lupo.
Da sinistra Calogero Castronovo, Olga Zarbo, Laura Provenzani e Martina Castronovo


sabato 3 marzo 2012

Acqua e botanica: dalla teoria alla pratica

Nella vasta offerta formativa della Scuola media “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” di Palma di Montechiaro c’è anche spazio per analizzare l’acqua e le sue funzioni applicate alla botanica e fare un’esperienza pratica con le colture in vaso. Con questo scopo, infatti, è stato organizzato il corso Pon “Il nostro ambiente al microscopio” rivolto a venti alunni di prima e seconda media.
Questo percorso formativo si è avvalso dell’esperienza di Angela Piazza, esperto esterno alla scuola “Tomasi” che insegna alle superiori e di Gaetano Vaccaro, docente di inglese della nostra scuola, che nel Pon “Il nostro ambiente al microscopio” ha avuto il ruolo di tutor interno.
I ragazzi sono stati impegnati per trenta ore, suddivise in dieci incontri di tre ore ciascuno, dalla fine di gennaio fino alla prima decade di marzo. Gli incontri si sono svolti il martedì ed il giovedì pomeriggio, dalle 15 alle 18.
Il programma didattico ha portato gli alunni a studiare la composizione dell’acqua ed il suo utilizzo, ma anche la botanica. Non si è trattato però solamente di lezioni teoriche; infatti nel corso di ogni lezione gli alunni si sono cimentati con quiz e giochi che hanno permesso loro di mettere in pratica le nozioni apprese con la tradizionale lezione frontale.
Grande entusiasmo ha poi suscitato negli alunni l’esperienza pratica della coltivazione in vaso di piante aromatiche proposta dalla docente Angela Piazza. “I giochi interattivi svolti durante le lezioni hanno fatto sorgere grande interesse da parte degli alunni – ha spiegato l’esperto esterno Angela Piazza – ed hanno alimentato una sana competitività. Grazie a queste metodologie didattiche i ragazzi hanno dato il meglio”. Giudizio che è stato confermato dalle testimonianze raccolte fra i ragazzi che hanno dichiarato di essere molto contenti di aver frequentato il corso “Il nostro ambiente al microscopio” perché hanno imparato tanti concetti nuovi relativi all’ambiente.

Giusy Lumia, Simona Lo Giudice, Federica Ingrao, Gloria Brancato, Giulia Lo Destro


Alcuni alunni del progetto Pon "Il nostro ambiente al microscopio" insieme alla professoressa Angela Piazza. Sullo sfondo la Lim con cui spesso sono stati affrontati i giochi interattivi.